muro grecia turchia wikipedia

Difatti, per Kemal, il combattimento non riguarda solamente la Turchia ma è piuttosto «la causa dell'Oriente». Numerose testimonianze mostrano che la città è stata sistematicamente devastata dai soldati greci, assistiti da civili greci e armeni. Questo muro che è lungo 12 Km e che corre sille sponde del fiume Evros è costato complessivamente 3.000.000 € ed è stato costruito per evitare l'ingresso di immigrati Siriani ed Iracheni. I veterani della Prima guerra mondiale, largamente responsabili della conquista di Smirne e dell'Asia Minore, sono congedati, mentre il Comando Supremo dell'Esercito è affidato al generale Anastasios Papoulas, un elemento assai vicino a Costantino I. Nel dicembre 1920, i Greci hanno conquistato l'Anatolia fino alla regione di Eskişehir ma, sottoposti all'intensa resistenza turca, devono ritirarsi sulle loro posizioni iniziali. La guerra greco-turca - altrimenti chiamata campagna greca della guerra d'indipendenza turca - fu un conflitto combattutosi tra maggio 1919 e ottobre 1922 tra la Grecia e la neonata repubblica di Turchia di Mustafa Kemal Atatürk, nel disgregato quadro della dissoluzione dell' impero ottomano, per riprendere il possesso dei territori dell' Anatolia e della Tracia assegnati alla Grecia con il trattato di Sèvres del 10 … [34] Il governo britannico decide di resistere all'avanzata turca nei Dardanelli se necessario, e chiede ai Francesi e agli Italiani di aiutare i Greci a restare presenti nella Tracia orientale (si veda la Crisi di Çanakkale). Costantinopoli è la grande capitale, la Città, il sogno e la speranza di tutti i Greci». L'uomo buttò giù un muro, ma quel che vi trovò dietro non era un semplice tunnel, ma un'intera città sotterranea che si snodava per chilometri attraverso 18 differenti livelli. Il 29 maggio, due compagnie dell'8º reggimento (cretese) sbarcano ad Ayvalik. Oltre a tali stretti vincoli con la Francia e l'Italia, le forze di Mustafa Kemal intrattengono relazioni assai positive con l'Unione Sovietica. Tuttavia essi fronteggiano una resistenza elastica, dal momento che le truppe turche, coscienti delle loro debolezze, preferiscono sfuggire il combattimento e battere in ritirata in modo disciplinato per evitare l'accerchiamento. L'Armistizio di Mudanya è raggiunto l'11 ottobre 1922. [26] Gli Alleati sono furiosi e la Grecia si ritrova isolata sulla scena internazionale. La difesa turca si posiziona sulle altitudini dell'area e i soldati greci devono prenderle d'assalto a una a una. In un certo modo è profondamente ancorata nella coscienza religiosa dei Greci. In Grecia, il governo presenta le proprie dimissioni mentre la cavalleria turca entra a Smirne il 9 settembre. Da parte greca, la disfatta è direttamente collegata agli errori strategici e operazionali e alla cattiva concezione dei piani d'invasione del territorio turco. In questo periodo di dramma e confusione, una gran parte della città di Smirne è devastata da un incendio e le proprietà cristiane sono saccheggiate. L'offensiva greca è fermata per la prima volta nella prima battaglia di Ä°nönü, che ha luogo l'11 gennaio 1921. Il Muro tra Grecia e Turchia lungo il fiume Evros, annunciato dal ministro greco C. Papoutisi nel gennaio 2011. I Sovietici forniscono ugualmente un aiuto economico al movimento nazionale turco. Ma il Primo Ministro è consapevole che le grandi Potenze europee, e in particolare il Regno Unito, non sono disposti ad accettare una tale evoluzione e non si risolve quindi a modificare la forma istituzionale del Paese. Nelle forze armate, la disfatta elettorale di Venizelos conduce all'allontanamento di tutti i suoi sostenitori dal loro comando, e ciò nel momento in cui si trattava di marciare su Ankara. Dalla Guerra d'indipendenza greca nel 1821-1830 fino alla Dittatura dei colonnelli negli anni settanta, la Megali Idea gioca un ruolo fondamentale nella politica ellenica. Con la vittoria la Turchia ottenne i confini attuali, mentre per la Grecia la fine del conflitto, noto nella storiografia ellenica come catastrofe dell'Asia Minore, provocò lo sconvolgimento dell'assetto demografico e culturale dell'intero Paese. La mancanza di appoggi stranieri del re Costantino I, la cui politica di neutralità benevola verso la Germania ha fortemente colpito negativamente le Potenze dell'Intesa durante la Prima guerra mondiale, è spesso evocata. L'offensiva greca contro i Turchi (ottobre 1920-agosto 1921); La contro-offensiva turca e la riconquista dei territori occupati dalla Grecia (agosto 1921-agosto 1922). Secondo la regina Sofia, suo marito è, all'epoca, «interamente pervaso dallo spettro di Bisanzio» e «sogna di marciare sulla grande città di Santa Sofia alla testa dell'esercito greco». Il presidente della Turchia Erdogan singe verso l’Europa decine di migliaia di migranti, soprattutto siriani, che vengono respinti dalla Grecia. Nel 1954-55 la crisi degenerò nella rivolta armata dell'EOKA, organizzazione nazionalista diretta dal colonnello Grivas; la Grecia ricorse all'ONU e la Gran Bretagna rafforzò le basi nell'isola, invitando contemporaneamente la Turchia a interessarsi formalmente della crisi. Il re degli Elleni ha in effetti ricevuto una parte della propria formazione militare a Berlino e ha poi sposato una sorella cadetta del kaiser Guglielmo II. Un terzo di Ushak non esisteva più. I veli sono strappati dai volti femminili. Persuasi di conservare ancora il vantaggio strategico e di poter negoziare una pace più favorevole, i Greci lanciano un secondo attacco il 27 marzo: è la seconda battaglia di Ä°nönü. Un muro contro gli immigrati. [42], A dispetto di tutte queste considerazioni, è il contrasto fra le motivazioni e le posizioni strategiche greche e turche che sembra il fattore decisivo per l'esito del conflitto. L'esercito ellenico oltrepassa le sue capacità logistiche e si mostra incapace di occupare un territorio tanto vasto, tanto più che esso deve costantemente far fronte agli attacchi delle truppe di regolari e di irregolari turchi, che combattono sul loro proprio terreno. L'idea che un esercito così importante come quello greco possa basare la propria offensiva principalmente sul sostentamento da parte dei territori occupati si rivela ugualmente un errore. Di questi 37.000 Turchi, solo 6.000 possono essere contati fra i sopravvissuti, mentre si sa che 1.000 [altri] sono stati fucilati o bruciati vivi. Nella località ha le sue basi il gruppo armato sunnita Jundullah , originario della regione iraniana del Sistan – Baluchistan , che ha organizzato numerosi attentati in Iran, provocando decine di morti tra la popolazione. ্ণুপ্রিয়া মণিপুরী, Словѣньскъ / ⰔⰎⰑⰂⰡⰐⰠⰔⰍⰟ, गोंयची कोंकणी / Gõychi Konknni, Srpskohrvatski / српскохрватски, Licencia Creative Commons Atribución Compartir Igual 3.0, CAT-OP: Protocolo Facultativo de la Convención contra la tortura y otros tratos o penas crueles, inhumanos o degradantes. Il confronto, che si sviluppa lungo una linea immensa di fronte, che si estende fino ai punti strategici di Afyonkarahisar, Eskişehir e Kütahya, porta al ritiro turco che riesce a evitare l'accerchiamento e organizza una ritirata strategica a est del fiume Sakarya. Nell'ottobre 1920, il giovane re Alessandro I di Grecia è morso da una scimmia nei giardini del palazzo reale e muore, poco dopo, di setticemia. La Grecia è allora tagliata in tre parti dal "Grande Scisma"» (o Ethnikos Dikhasmos): a sud, la zona dipendente dal governo reale, con capitale Atene; a nord (in Tessaglia e in Epiro), quella del governo provvisorio, con capitale Salonicco; e fra le due, una zona neutra controllata dalle forze alleate per evitare la guerra civile che incombe, come mostrato dagli avvenimenti del dicembre 1916. xenofobia e nazionalismo: un muro al confine tra grecia e turchia E' finito il primo tratto di un muro di cemento e filo spinato che dividerà presto la Grecia dalla Turchia. Il 27 maggio, il IV Reggimento di Fanteria s'insedia ad Aydın, da dove viene cacciato il 30 giugno da un contrattacco turco. Il conflitto può essere grossolanamente diviso in tre fasi: Il 15 maggio 1919, 20.000 soldati greci sbarcano a Smirne (Ä°zmir)[12] (4º e 5º reggimento di fanteria e I/38º reggimento di Euzoni[13]) e prendono il controllo della città e dei suoi dintorni grazie all'appoggio delle truppe da sbarco greche, francesi e britanniche. Cassaba (Turgutlu) era una città di 40.000 anime, fra cui 3.000 erano non-musulmane. Mentre esaminiamo le rovine della città, abbiamo scoperto un certo numero di teschi e di ossa, carbonizzati e anneriti, insieme a resti di capelli e tessuti umani che pendevano da essi. [33] Ironicamente, il gen. Tricoupis apprende poco tempo dopo e dallo stesso Kemal che è stato nominato comandante-in-capo al posto del gen. Hajianestis. Gli eserciti turchi hanno largamente realizzato i loro obiettivi bruciando e distruggendo le dimore e i beni dei Greci[63]», «il Trattato di Losanna ha completato il trasferimento forzato dei Greci [di Turchia][64]», «le rivendicazioni greche erano, al meglio, discutibili, [vi era] forse una piccola maggioranza, o più probabilmente un'importante minoranza [ellenica] nel vilayet di Smirne ma l'Anatolia era a maggioranza schiacciante turca.», «Molti [musulmani] cadono sotto i colpi delle baionette. Il cherosene e la benzina sono stati liberamente impiegati per rendere la distruzione maggiormente sicura, rapida e completa. Il governatore turco della provincia di Sivas, Ebubekir Hazim Tepeyran, dichiara nel 1919 che i massacri sono così orribili che egli non può sopportare di riferirli. Esse si sono manifestate sotto le tre forme di atrocità abituali in casi similari: uccisioni, torture e stupri», «Quasi tutte le città poste lungo il cammino [dell'esercito greco] erano in rovina. Dopo la ritirata delle truppe turche di Ä°smet Pascià, l'esercito ellenico avanza in direzione del fiume Sakarya (Sangarios, in greco), in una regione situata a meno di 100 km da Ankara. Tuttavia, gli ordini di Kemal sono largamente ignorati dall'esercito rivoluzionario e Nureddin Pascià, il comandante delle forze turche nel distretto di Smirne, impartisce ordini contrari a quelli del suo superiore. Le città-Stato antiche, l'Impero romano largamente ellenizzato, poi l'Impero bizantino hanno esercitato il loro dominio politico sulla regione dall'Età del bronzo fino al XII secolo, quando si ebbero le prime devastanti incursioni dei turchi Selgiuchidi. Le lancette politiche sono ferme al 1974, quando l'esercito della Turchia occupò il Nord dell'isola, provocando migliaia di rifugiati. Durante il conflitto, la Grecia non riceve alcun sostegno esterno. [...] Possiamo senza pericolo congetturare che le "atrocità" commesse dai Greci in ritirata si contano a migliaia nelle quattro città di cui parliamo. Per la Grecia, ciò significa la necessità di battersi da sola dopo il 1921. Nello stesso tempo, i Greci irrobustiscono le loro posizioni difensive, ma il morale delle truppe è afflitto dalla mancanza d'azione e dal prolungamento della guerra. Le ragioni di questo abbandono sono complesse. Difatti, i Greci combattono un nemico che non fa altro che battere in ritirata e rinnovare le proprie linee di difesa, per evitare l'accerchiamento e la distruzione. L'obiettivo di queste operazioni, che incontrano una resistenza turca sempre più dura, è quello di dare profondità strategica alla difesa di Smirne. I rivoluzionari riescono a conservare alcune posizioni, ma ne perdono altre, mentre alcune sono più volte conquistate, perdute e riconquistate di volta in volta. Convinti di essere sul punto di travolgere la Turchia, i Greci sono entusiasti. Combattimenti hanno luogo anche in Tracia. Il progetto, ritenuto da molti esperti inutile, riguarda la costruzione di una barriera di cemento lungo il confine che separa Messico e Stati Uniti della lunghezza di circa 3100 chilometri e alta almeno 12 metri. Il governo della Grecia ha annunciato con queste parole la volontà di costruire una barriera, ma non sul proprio territorio, sulla scorta di quanto avviene ad esempio tra gli Stati Uniti e il Messico. Uno a uno, i villaggi erano stati ridotti in cenere. L'accordo comincia a essere applicato il 15 ottobre 1922, un giorno dopo che i Greci hanno accettato di firmare gli accordi. Cosciente dei disordini che potrebbero derivare dalla nuova occupazione della città, Mustafa Kemal pubblica dunque un proclama destinato ai suoi soldati, in cui egli minaccia di morte tutti coloro che molesteranno i non-combattenti smirnioti.[37]. I Greci, il cui morale vacillante è rinvigorito dalla vittoria, sono ormai alle porte di Ankara. James Loder Park, il vice-console statunitense a Costantinopoli, visita una gran parte delle regioni devastate appena dopo l'evacuazione dei Greci e descrive la situazione nelle città e nei villaggi che circondano Smirne in questi termini: «Manisa [...] è stata pressoché interamente rasa al suolo dalle fiamme... 10.300 abitazioni, 15 moschee, 2 bagni pubblici, 2.278 negozi, 19 alberghi e 26 ville [sono stati distrutti]. L'esercito greco può dunque sbarcare in tutta tranquillità a Smirne il 15 maggio 1919. Le forze di Mustafa Kemal difendono la loro patria contro quello che essi avvertono come un attacco imperialista. Di fronte ai massacri, i cristiani cercano di trovar rifugio sulle navi greche ancora presenti nei porti della costa egee perché il naviglio straniero, che ha ricevuto l'ordine da ciascuno dei propri governi di restare neutrale, rifiuta in massa (con l'eccezione di alcune navi giapponesi e italiane) di prendere a bordo dei rifugiati. Mentre combatte, l'esercito ellenico deve far fronte all'agitazione politica e alle divisioni della madrepatria. Di fatto, greci vivevano in Anatolia fin dall'antichità e le coste orientali del mar Egeo sono per lungo tempo appartenute al mondo greco. Anche Lloyd George, che ha sempre sostenuto i Greci, non fa molto di più che prometter loro il suo sostegno, pressato com'è dalle forze armate britanniche e dal Foreign Office di non impegnare il Regno Unito in un nuovo conflitto. Le sue informazioni sono corroborate dal capitano Kocher, il console francese[52]. Il 1º settembre, Mustafa Kemal lancia il suo famoso proclama ai soldati turchi: «Soldati, il vostro primo obiettivo è il Mediterraneo, avanti!». (. I 28 leader europei hanno trovato un accordo stanotte sul piano per la gestione dell’arrivo dei migranti sulle coste greche e oggi la bozza è stata sottoposta alla Turchia. La situazione è tanto critica che numerosi sono coloro che pensano che i rivoluzionari turchi, che fino ad allora hanno evitato l'accerchiamento, rischino di scomparire in una guerra d'usura difendendo la loro capitale. Dal 27 giugno al 20 luglio 1921 si tenne la battaglia di Afyonkarahisar-Eskişehir, in cui l'esercito greco, considerevolmente rinforzato, ebbe nettamente la meglio sulle truppe turche comandate da Ä°smet Pascià. [53][54][55][56][57][58] Lo storico britannico Tonybee spiega che le truppe turche hanno deliberatamente messo a fuoco case di Greci, gettandovi petrolio e curando di assicurarsi della loro distruzione totale. Mette in piedi un esercito greco che possa affiancarsi agli Alleati e dichiara guerra alla Bulgaria l'11 novembre. Un muro tra Grecia e Turchia. All'estero, la restaurazione del cognato del Kaiser è malvista e gli Alleati fanno sapere ad Atene che toglieranno alla Grecia ogni loro sostegno se l'antico re risalisse sul trono. Alla conferenza di pace di Parigi del 1919, il capo del governo greco, Eleutherios Venizelos, fa dunque pressione sugli Alleati per attuare il suo sogno di una "Grande Grecia" (la Megali Idea), che comprenderebbe l'Epiro settentrionale, la totalità della Tracia e l'Asia minore, in qualche modo andando a ricreare il "nocciolo duro" dell'antico Impero bizantino. Ma, benché accordi siano stati trovati con l'Italia, la Francia e il Regno Unito, il governo greco rifiuta di accettare le decisioni prese. Secondo lo storico Norman Naimark, «I Turchi hanno approfittato della loro avanzata verso l'Egeo per svuotare l'Anatolia occidentale dai suoi abitanti greci. La Francia costruisce infine una fabbrica di munizioni ad Adana per approvvigionare l'esercito rivoluzionario kemalista. Le sue orecchie, il suo naso e le sue mani sono allora tagliate mentre viene sgozzato con un coltello.[38]. Il generale inglese Charles Harington, comandante alleato a Costantinopoli, proibisce ai suoi uomini di sparare sui Turchi e mette in guardia il suo governo dall'avviarsi in un'insensata avventura. La giustificazione legale di tale sbarco si trova nell'articolo 7 del Trattato d'armistizio di Mudros, che consente agli Alleati di, «occupare un qualsiasi punto strategico [del territorio turco], in qualsiasi situazione che minacci la sicurezza degli Alleati[14]», I Greci e gli altri cristiani (principalmente armeni) di Smirne formano all'epoca una semplice minoranza fra gli abitanti, secondo le fonti turche,[15] ma una vera maggioranza, secondo le fonti greche.

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