C’è una foto molto famosa che ritrae Robert De Niro, Sergio Leone, Gabriel García Márquez, Muhammad Alì e Gianni Minà, tutti a cena da “Checco il carrettiere”, una storica osteria romana a Trastevere. Gianni Minà Tendenze italiane Twitter - Trend. Da leggere. MINA’ – GIUSTIZIA PER I CINQUE – onA.I.R. Maradona Gianni Minà: «È stato criminalizzato, al contrario di Platini», l’aneddoto mai detto «Con Maradona il mio rapporto è stato sempre molto franco. Pubblicato il: 25/11/2020 21:34 "Con Maradona il mio rapporto è stato sempre molto franco. Continuando la navigazione del sito accetti il loro uso. Comincia così il lunghissimo post che Gianni Minà, amico fraterno da sempre di Diego Armando Maradona, ha dedicato su Facebook al grande campione scomparso, intitolandolo 'A Diego'. Segui @breakingnewsit Realizzato con Twitter API, Bootstrap, glyphicons.com (cc by 3.0). Figuriamoci quando parla di #D10S. Notizie, foto e video su GIANNI MINA, tutti gli aggiornamenti Il Messaggero Ripubblicato con sottotitolazione dall’Associazione onA.I.R Roma, 17 ottobre 2010. È il 26 settembre 1992 quando Speciale Tg1 trasmette questa emozionante intervista rilasciata da Diego Armando Maradona a Gianni Minà. La Federazione del suo amato paese non aveva mandato nemmeno un avvocato a respingere legalmente l’imputazione che non stava in piedi: ‘Hanno preferito trafiggere con un coltello il cuore di un bambino’, aveva commentato Fernando Signorini, il suo allenatore e consigliere, quando la mattina dopo ci eravamo incontrati. @n3tr4mbl3r1 @MelgerTina @Anna45506131 Gianni Minà è a un altro livello. Gol di Schillaci e pareggio di Caniggia per un’uscita un po’ avventata di Zenga. Gianni Minà. Non come Platini” https://t.co/RYnS3WMe7E, breaking-news.it visualizza le tendenze (trending topics) di Twitter. Inizia la carriera di giornalista nel 1959 a “Tuttosport”, il quotidiano sportivo della sua città, mentre l’anno successivo debutta in Rai collaborando alla realizzazione dei servizi sportivi relativi ai Giochi Olimpici di Roma (1960). Io rispettavo il campione, il genio del pallone, ma anche l’uomo, sul quale sapevo di non avere alcun diritto, solo perché lui era un personaggio pubblico e io un giornalista. Gianni Minà è un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano. Ha collaborato con quotidiani e settimanali italiani e stranieri, ha realizzato centinaia di reportage per la Rai, ha ideato e presentato programmi televisivi, girato film documentari su Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Rigoberta Menchú, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos, Diego Maradona. Questa piccola trasmissione intitolata ‘Zona Cesarini’, aveva suscitato però il fastidio dei giovani cronisti d’assalto (diciamo così...) che occupavano, in quella stagione, senza smalto, tutto lo spazio possibile ad ogni ora del giorno e della notte. Era un programma registrato che doveva andare in onda mezz’ora dopo, perché più di trent’anni di Rai non mi avevano fatto 'meritare' l’onore della diretta, concessa invece al cicaleggio più inutile. Poi supplementari e calci di rigore con l’ultimo, quello fondamentale, messo a segno proprio da quello che i napoletani chiamavano ormai ‘Isso’, cioè Lui, il Dio del pallone. Non come Platini”) Playhitmusic - https://t.co/q2I8oKXAYN, (Maradona, il post di Gianni Minà: “E ora silenzio. Maradona, per la seconda volta in quattro anni, aveva riportato un’Argentina peggiore di quella del Messico, alla finale di un Mondiale che la Germania, qualche giorno dopo, gli avrebbe sottratto per un rigore regalato dall’arbitro messicano Codesal, genero del vicepresidente della Fifa Guillermo Cañedo, sodale di Havelange, il presidente brasiliano del massimo ente calcistico, che non avrebbe sopportato due vittorie di seguito dell’Argentina, durante l’ultima parte della sua gestione. SPORT. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime. Il documentario sarà un'opera di due ore. Si tratta della storia di Gianni Minà, cronista fuori dagli schemi, ma dentro le regole di un giornalismo ancora onesto e sentito come un servizio pubblico. Gianni Minà è giornalista, scrittore e documentarista. Il legame tra Gianni Minà e Diego Armando Maradona era da sempre molro forte. Gianni Minà (Torino, 17 maggio 1938) è un giornalista, scrittore e documentarista. Gianni Minà. info@ breaking-news.it. di GIANNI MINA'. Soc. ... Inizia così il lungo ricordo dal titolo “A Diego”, dedicato da Gianni Minà all ... ‘Sono qui per parlare con Minà. Articolo di Gianni Minà. ⬇️🌹 https://t.co/peUetMxNsB, Meravigliosa testimonianza di Gianni Minà su #Maradona Sessant'anni di professione e di descrizione della società in cui Minà si è misurato nello sport inizialmente, poi nella musica, nel cinema e infine nella politica estera. C’erano tutte le possibilità, quindi, che Maradona disertasse l’appuntamento”. Su #Maradona come sportivo e come uomo tutto ciò che avrei da dire è scritto qui. E tengo a precisare, solo al tuo microfono’”. Attualmente edita e dirige la rivista letteraria Latinoamerica, un trimestrale di geopolitica dove scrivono importanti intellettuali del continente sudamericano. Sono d’accordo con lui da ieri. Per questo motivo è stato escluso da molti programmi e dalla rete che ha lanciato la sua carriera. 25 novembre, 19:32 Sport Morto Maradona, la profezia di Gianni Mina': "Il suo destino e' stare in mezzo alle tempeste" Quando il "Pibe de oro" confesso' le proprie debolezze al giornalista italiano Maradona, che ha spesso rifiutato questa logica ambigua, è stato tante volte criminalizzato – scrive Minà – Una sorte che non è toccata invece, per esempio, a Platini, che come Diego ha detto sempre no a questa arroganza del giornalismo moderno, ma ha avuto l’accortezza di non farlo brutalmente, muro contro muro, bensì annunciando, magari con un sorriso sarcastico, al cronista prepotente o pettegolo ‘dopo quello che hai scritto oggi, sei squalificato per sei mesi. Per questo credo lui abbia sempre rispettato anche i miei diritti e la mia esigenza, a volte, di proporgli domande scabrose”. Gianni Minà, giornalista e amico di Diego Armando Maradona, ha scritto su Facebook una bellissima lettera di ricordo al Pibe de Oro. Dopo aver letto il libro Testimoni del tempo di Gianni Minà ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. Facebook Instagram Twitter Telegram. Minà: "Ora silenzio, il suo prezzo l'ha pagato da tempo" - Calcio - Rai Sport https://t.co/QVFlyxYCBJ. Così, nel pomeriggio prima della semifinale Argentina-Italia, allo stadio di Fuorigrotta di Napoli, davanti a un pubblico diviso fra l’amore per la nostra nazionale e la passione per lui, Diego, mi promise per telefono: ‘Comunque vada verrò al tuo microfono a darti il mio commento. Nessun calciatore è mai arrivato a tanto. Minà ricorda che “per i Mondiali del ’90, con l’aiuto del direttore di Rai Uno Carlo Fuscagni, mi ero ritagliato uno spazio la notte, dopo l’ultimo telegiornale, dove proponevo ritratti o testimonianze dell’evento in corso, al di fuori delle solite banalità tecniche o tattiche. Inizia così il lungo ricordo dal titolo “A Diego”, dedicato da Gianni Minà all’amico fraterno Diego Armando Maradona, scomparso all’età di 60 anni. Condividi su WhatsApp. A Maradona questa tutela a Napoli non è stata concessa, anzi, per tentare di non pagargli gli ultimi due anni di contratto, malgrado le tante vittorie che aveva regalato in pochi anni agli azzurri, nel 1991 gli fu preparata una bella trappola nelle operazioni antidoping successive a una partita con il Bari, in modo che fosse costretto ad andarsene dall’ Italia rapidamente”. Continuando la navigazione del sito accetti il loro uso. Con Maradona il mio rapporto è stato sempre molto franco. Lo stesso aveva fatto per i Mondiali americani del ’94 quando aveva accettato per due volte di ritornare all’attività agonistica in nazionale prima per assicurare la partecipazione alla querida Argentina nel match di spareggio contro l’Australia e poi giocando tre partite all’inizio dei Mondiali stessi, prima che lo fermassero. Approdato a “Sprint”, rotocalco sportivo diretto da Maurizio Barendson, a partire Non come Platini”) Playhitmusic - https://t.co/cxK8bdGIQ9, Maradona, il post di Gianni Minà: “E ora silenzio. Intervista a Gianni Minà, storico giornalista e attualmente direttore della rivista ‘Latinoamerica’, in occasione della serata dedicata alla vicenda dei 5 cubani detenuti nelle carceri statunitensi dal 1998. Torinese, ha cominciato la carriera di giornalista nel 1959 a “Tuttosport” Andrea Di Quarto 8 Ottobre 2020 alle 08:41. Io rispettavo il campione, il genio del pallone, ma anche l’uomo, sul quale sapevo di non avere alcun diritto, solo perché lui era un personaggio pubblico e io un giornalista. Quella testimonianza speciale, di circa venti minuti, fu richiesta anche dai colleghi argentini, e andò in onda (riannodate le due parti) dopo il telegiornale della notte”. Invece, “nessuno, né il presidente Ferlaino, né i suoi compagni (che per questo ancora adesso lo adorano) né i giornalisti, né il pubblico di Napoli, hanno mai avuto motivo di dubitare della lealtà di Diego. Tweet. Il giornalista e grande amico del calciatore scomparso, ricorda il loro rapporto e alcuni episodi che hanno caratterizzato la formazione della leggenda che il mondo sta celebrando nel … Minà fa anche accenno alle proprie sconfitte sia sul piano personale che su quello professionale, dando così prova di grande onestà intellettuale. di Gianni Minà. @barbxnello: #TheFalconAndTheWinterSoldier, @xvperrieres: #TheFalconAndTheWinterSoldier, @SilviaMangiapa1: #TheFalconAndTheWinterSoldier, Gianni Minà è stato nelle tendenze Twitter il 26/11/20. Diego, per una ironia del destino, se n’è andato da questo mondo lo stesso giorno di un altro gigante, Fidel Castro. martedì, Marzo 23 2021 ... Facebook Twitter LinkedIn Tumblr Pinterest Reddit Messenger Messenger WhatsApp Telegram Viber Condividi via mail Stampa. Io, in questo breve ricordo, a conferma di questa affermazione, voglio segnalare un semplice episodio riguardante il nostro rapporto di reciproco rispetto”. Era sicuro, l’ironico francese, che non solo il suo interlocutore assalito dall’imbarazzo non avrebbe replicato, ma che la Juventus lo avrebbe protetto da qualunque successiva polemica. “Così, insomma, questo modo di comportarsi da grande e da piccino lo ha portato a superare ogni avversità e pericoli - anche quelli che sembravano impossibili - della sua esistenza. Dalla polvere di Villa Fiorito, nella provincia di Buenos Aires, dove è cominciata la sua avventura di più grande calciatore mai nato alla militanza politica nei partiti progressisti latinoamericani per i quali ha dato molte volte la propria faccia. Maradona, il ricordo di Gianni Minà. Apri tutti i Tweet per Gianni Minà su Twitter. Pinterest. Gianni Minà nel suo ricordo di Maradona ha fatto riferimento a quella che ha definito come una “bella trappola” nelle operazioni anti-doping del 1991. 76K likes. “Fu un’intervista unica e giornalisticamente irripetibile, solo per l’abitudine di Diego Maradona a mantenere le parole date. Il suo prezzo al mondo del pallone lo ha pagato da tempo. “La partita andò come tutti sanno. “Con Maradona il mio rapporto è stato sempre molto franco. ... A ricordare la leggenda del calcio anche il noto giornalista Gianni Minà, che sul suo profilo Facebook ha rievocato anche gli anni di Maradona al Napoli, rivelando un retroscena antecedente alla sua partenza: “Con Maradona il mio rapporto è stato sempre molto franco. El Pibe de Oro fu tranciante: ‘Sono qui per parlare con Minà. L’atmosfera rifletteva un grande disagio. Gianni Minà. Fu Gianni Minà a guadagnarsi la sua fiducia sin dal primo incontro, quando raccontò di voler parlare con lui di vita e non di tattiche. “E invece non avevo fatto a tempo a scendere negli spogliatoi, che dall’enorme porta che divideva gli stanzoni delle docce dalle salette delle tv, comparve, in tenuta da gioco, sporco di fango e erba, Diego, che chiedeva di me, dribblando perfino i colleghi argentini. Il ricordo del giornalista e amico: "Per tentare di non pagargli gli ultimi due anni di contratto, malgrado le tante vittorie che aveva regalato in pochi anni agli azzurri, nel 1991 gli fu preparata una bella trappola nelle operazioni antidoping successive a una partita con il Bari", Leggi Corriere dello Sport su tutti i tuoi dispositivi, © 2021 CorriereDelloSport - P.Iva 00878311000, Maradona, i giornali di tutto il mondo omaggiano il mito scomparso, lo stesso giorno di un altro gigante, Fidel Castro, Addio Diego Armando Maradona: le immagini più belle della carriera, Maradona diventa un angelo nel presepe napoletano. “Cominciammo l’intervista, la più ambita al mondo in quel momento, da qualunque network. Siamo andati a casa di Gianni Minà, uno dei più celebri giornalisti italiani, amico di personaggi come Mohammed Ali, Gabriel Garcìa Marquez, Maradona. Soc. @a_margine La vera rockstar qui è Gianni Minà. Eppure, val la pena ricordarlo, nel momento in cui, con un'accusa ridicola era stato sospeso per doping dopo le prime due partite. Abbonati all'edizione digitale del giornale. Bisogna sempre, sempre, cogliere queste preziose occasioni. https://t.co/y6KKQZyS6B, New post (Il ricordo di Gianni Minà : "Maradona è stato criminalizzato. Questo sito utilizza cookie. Il suo prezzo al mondo del pallone lo ha pagato da tempo. La circostanza non era sfuggita a Maradona ed era stata sufficiente per avere tutta la sua simpatia e collaborazione. Napoli – Gianni Minà, celebre giornalista e scrittore, ha dedicato una lunga lettera a Diego Armando Maradona, in particolare raccontando dell’intervista che il campione argentino gli ha concesso dopo la semifinale Argentina-Italia del 1990. Il suo prezzo al mondo del pallone lo ha pagato da tempo. Di Gianni Minà * Con Maradona il mio rapporto è stato sempre molto franco. Il nome di Gianni Minà, uno dei giornalisti più appassionati nella storia della Rai, è indissolubilmente legato a "Blitz", programma-contenitore della domenica pomeriggio andato in onda su Rai2 a partire dal 22 novembre 1981. “So che la comunicazione moderna spesso crede di poter disporre di un campione, di un artista soltanto perché la sua fama lo obbligherebbe a dire sempre di sì alle presunte esigenze giornalistiche e commerciali dell’industria dei media.

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